Tabernacolo di Via Santa Gonda
Da
sempre, siamo abituati a vedere passando per la via, il vecchio
Tabernacolo di Santa Gonda, che è rimasto per la nostra Parrocchia di
San Giuseppe un punto di devozione per tutti i fedeli, per la Madonna.
Ma
pochi sanno che la località Vignale ( nome che in Toscana veniva dato
in passato ai terreni coltivati a vite), era dentro e fuori la Porta
Fiorentina, e confinava a Nord con la riva del Bisenzio, a Est con
l’attuale Santa Gonda e parte di via delle Fonti, a Sud con l’attuale
Via Zarini. Dalla Porta di Capo di Monte (la prima cerchia muraria di
Prato) aveva inizio una strada che si immetteva all’altezza della Chiesa
di Sant’Abbondio, nella Via Cassia.
La
strada costeggiava una gora che era nominata gora di Santa Gonda dal
nome del sobborgo che l’attraversava. Questo sobborgo di S.Gonda, centro
molto attivo nel Medio Evo, ebbe questo nome dal titolo della Chiesa
presistente di S. Abbondio. Come riportato nella storia di Prato, già
nel 1000 Sanctus Abundius, si trasformò in quello di Sanctus Avundius.
Nel
300 poi questo sobborgo veniva già nominato in Sancta Agonda…. Nei
pressi del Ponte Petrino vi era anche l’Ospedale di Toringhello al
Vignale, e la via Cassia, attraversato il Ponte, incontrava all’altezza
della Chiesa di S. Abbondio, l’odierna via di Fra Bartolomeo. A sud
all’altezza della Madonna dell’Ulivo incrociava la Via Ferrucci che
poi, con una biforcazione portava a Santa Gonda….
Il
vecchio Ospedale di Toringhello, possedeva un mulino sulla gora di
Santa Gonda nel quale si svolgevano notevoli attività, insieme a quella
delle antiche fabbriche che finivano col gettare i loro scarichi
nell’antica gora, che al tempo era ancora scoperta.
La
vecchia chiesa di S. Gonda ( ex chiesa di S. Abbondio) doveva essere
piuttosto importante, vista la vicinanza con il ponte Petrino e la
grande viabilità più o meno sovrapponibile a quella romana della
Cassia.
Nel vecchio plantario Pratese, l’immobile prende in seguito il nome di “ Mulino dei Bonsi” che nei pressi aveva il “ Chiasso di S. Gonda” oggi scomparso.
Vicino
a questo complesso è il nostro Tabernacolo di Santa Gonda, che riporta
l’immagine in ceramica della Madonna ed una Croce lignea con i simboli
della passione. Un immagine che resiste alle intemperie ed al passare
degli anni, e che conserva sempre per i fedeli della nostra Parrocchia
un chiaro simbolo di venerazione verso la Madre di Cristo, specie
durante il mese di Maggio.
In
tutti noi rimane la speranza che questo simbolo ritorni al suo antico
splendore, e non si sperda tra i lontani ricordi del passato presenti
solo nelle antiche mappe della nostra città.
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