"..dovunque
ha fatto la sua comparsa l'uomo-massa… un tipo d'uomo fatto
in fretta e furia, costruito su nient'altro che su poche e povere
astrazioni… questo uomo-massa è l'uomo previamente svuotato della
propria storia, senza viscere di passato, e dunque docile a tutte le
discipline chiamate 'internazionali'. Più che un uomo è soltanto un
guscio d'uomo… manca di un dentro… di un io che non si può
revocare… ha soltanto appetiti, crede di avere solo dei diritti e
non crede di avere obblighi: è l'uomo privo della nobiltà che
obbliga…" La ribellione delle masse, 1930, p. 21
".. Essere di sinistra è, come essere di destra, uno degli infiniti modi che l'uomo può scegliere per essere imbecille: entrambi in effetti sono forme di emiplegia morale. Per di più, la persistenza di questi qualificativi contribuisce a falsificare ancor di più la "realtà" del presente, già falsa di per se, dal momento che si sono capovolte le esperienze politiche a cui corrispondono, come dimostra il fatto che oggi le destre promettono rivoluzioni e le sinistre promettono tirannie. ... Quando qualcuno ci domanda che cosa siamo in politica, o, precedendoci con l'invadenza che appartiene allo stile del nostro tempo, ci ascrive a una parte politica, invece di rispondere dobbiamo domandare noi all'impertinente che cosa pensa lui che sia l'uomo e la natura e la storia, che cosa sia la società e l'individuo, la collettività, lo Stato, l'uso, il diritto. La politica si affretta a spegnere le luci perchè tutti questi gatti risultino bigi. ..." Josè Ortega y Gasset, La ribellione delle masse, 1930, p. 32
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