venerdì 22 novembre 2013
San Francesco e San Tommaso - G. K. Chesterton
"Il santo è una medicina in quanto è un antidoto. Ed è così, senza dubbio, perché spesso il santo è anche un martire; viene scambiato per veleno proprio perché è un antidoto. Di solito, lo vediamo rigenerare il mondo con l'esaltare tutto ciò che il mondo ignora, che non è affatto sempre la stessa cosa in ogni epoca. Eppure ogni generazione cerca il proprio santo per istinto; e questi non è quello che la gente vuole, ma piuttosto quello di cui la gente ha bisogno. È que¬sto senza dubbio il vero significato delle famose parole, molto spesso fraintese, rivolte ai primi santi: «Voi siete il sale della Terra», che fecero esclamare al Kaiser con gran solennità che i suoi muscolosi tedeschi erano il sale della Terra; e con questo intendeva semplicemente dire che erano i più muscolosi della Terra, e dunque i migliori. Ma il sale insaporisce e conserva il manzo, non perché è come il manzo, ma perché è molto diverso. Cristo non disse agli apostoli che erano semplicemente quelli che eccellevano, né che erano i soli a eccellere, ma che erano l'eccezione, quelli permanentemente in contraddizione e incompatibili; e il testo sul sale della terra è effettivamente aspro, pungente e brusco come il sapore del sale. Proprio perché erano gli eccezionali, non dovevano perdere le loro eccezionali qualità. «Se il sale perde il suo sapore, con che cosa si salerà?» è una domanda molto più acuta che continuare a lamentarsi sul prezzo del manzo migliore. Se il mondo diventa troppo mondano, la Chiesa lo può rimproverare, ma se la Chiesa diventa troppo mondana, non può essere coerentemente rimproverata dal mondo per la sua mondanità.
San Tommaso, G. K. Chesterton
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